Perché Traiano invase la Dacia?
L’imperatore Traiano decise di riprendere le operazioni belliche avviate da Domiziano contro la Dacia, ma con prospettive, scopi e risultati molto differenti. Le motivazioni che lo spinsero a questo gesto erano sia militari, dal momento che la sua annessione avrebbe assicurato frontiere stabili in quel settore delicato dell’impero, sia, soprattutto, di carattere economico.
La conquista della Dacia e dei suoi preziosi giacimenti d’oro e d’argento avrebbe infatti risolto i molti problemi finanziari che attanagliavano l’impero in quel tempo. L’uso di questi materiali preziosi era diventato più richiesto dai tempi della riforma monetaria operata da Nerone nel 64 d.C., e Traiano, spinto dalla sua politica di prestigio e grandi spese, non poteva farne a meno.
L’imperatore era inoltre contrario al pagamento del tributo dovuto alla Dacia dai tempi della stipula del foedus, il patto sottoscritto da Domiziano dopo la campagna dell’87-88 d.C. che ora pesava sulle casse dello stato. Infine, la Dacia era un paese che, principalmente dopo l’ultima guerra con Roma, era in continua ascesa, prosperoso e unito sotto il sovrano Decebalo.
Lo stato di Burebista prima e Decebalo poi si era dimostrato capace non solo di una tenace resistenza a Roma, ma anche di riunire attorno a sé numerose popolazioni barbare del centro e dell’est Europa, unendole nella lotta contro l’impero.
A Roma la crescente forza militare dei Daci e la loro insolenza non poteva più essere tollerata. La vittoria di Traiano avrebbe fatto sì che per la prima volta venisse creata una provincia dell’impero all’interno del mondo barbaro, senza che i suoi limiti coincidessero con semplici confini naturali come finora era sempre stato.
Denario con Traiano e Dacia Capta (conquistata), 103-111 d.C.
Denarius with Trajan and Dacia Capta (conquered), 103-111 AD
Why Trajan invaded Dacia?
The emperor Trajan decided to resume military operations initiated by Domitian against Dacia, but with prospects, goals and very different results. The reasons that led him to this act were both military, since its annexation would ensure stable borders in the sensitive area of the empire, and, above all, of an economic nature.
The conquest of Dacia and its valuable deposits of gold and silver would in fact solve the many financial problems that gripped the empire at that time. The use of these precious materials had become more in demand since the currency reform made by Nero in 64 AD.
The emperor was also opposed to paying the tax due because of the Dacia foedus, the pact signed by Domitian after the campaign of 87-88 AD which weighed on the state. Finally, the Dacia was a country that, after the last war with Rome was still growing, prosperous and united under the sovereign Decebalo.
The Dacia had proved capable not only of a stubborn resistance to Rome, but also to gather a number of barbarian peoples of central and eastern Europe, joining in the battles against the Empire.
In Rome, the growing military strength of the Dacians and their insolence could no longer be tolerated. Trajan’s victory would have meant that for the first time a province of the empire was created within the world Barbarian, without its limitations coincided with simple natural boundaries so far as it had always been.
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